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Informazioni aggiornate sull'autocertificazione per le vostre procedure amministrative.

AUTOCERTIFICAZIONE DI RESIDENZA

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L’autocertificazione di residenza è una dichiarazione attraverso cui un individuo certifica autonomamente il proprio indirizzo di domicilio o residenza, eliminando la necessità di ottenere un attestato ufficiale dal comune e facilitando l’accesso a vari servizi pubblici e procedure amministrative.

MODELLO AUTOCERTIFICAZIONE DI RESIDENZA

Disponibile nei formati .DOC e .PDF per consentirti di compilarlo e stamparlo facilmente.

Il modulo per l’autocertificazione di residenza, può essere facilmente scaricato in formati Word o PDF, facilita la dichiarazione della propria situazione abitativa. Questa opzione permette ai cittadini di compilare e presentare il documento rapidamente, semplificando l’accesso a servizi e procedure senza la necessità di recarsi personalmente presso gli uffici pubblici, garantendo efficienza e comodità.

Dove e come posso ottenere un certificato di residenza?

È possibile richiedere il certificato di residenza presso l’ufficio anagrafe del comune di appartenenza, presentando specifiche informazioni richieste:

  • Un documento d’identità in corso di validità.
  • Un’imposta di bollo di 16 euro, aggiuntivi 0,52 euro per i costi di segreteria.

Cose da tenere a mente quando si ottiene un certificato di residenza

  • L’addetto dell’ufficio anagrafe procederà alla compilazione di un modulo utilizzando le informazioni riportate sulla carta d’identità per emettere il certificato di residenza.
  • È altresì fattibile ottenere il certificato di residenza inoltrandone la richiesta direttamente alla sede legale dell’ente.
  • In situazioni del genere, il certificato verrà spedito direttamente all’indirizzo domiciliare del richiedente.

Chi può presentare l’autocertificazione di residenza?

L’autocertificazione può essere presentata da:

  • Cittadini italiani.
  • Cittadini dei Paesi membri dell’Unione Europea.
  • Cittadini extracomunitari che dispongono di regolare permesso di soggiorno, per quanto riguarda i dati che possono essere attestati dalle Pubbliche Amministrazioni.

Quali enti sono tenuti ad accettare l’autocertificazione di residenza?

L’autocertificazione di residenza può essere usata in:

  • Per quanto riguarda le interazioni con le entità governative, inclusi istituti scolastici, sedi comunali, Prefetture e Camere di Commercio.
  • Così come nel dialogo con gestori di servizi pubblici quali Enel.

Questi organismi sono tenuti a riconoscere l’autocertificazione di residenza, avendo anche la facoltà di verificare le informazioni fornite nel documento.

Con l’adozione del Decreto Legge n. 76/2020, successivamente convertito nella Legge n. 120/2020, l’articolo 2 di tale Decreto ha rimosso il requisito del consenso preventivo da parte dei destinatari dei documenti per la loro accettazione, introducendo l’obbligatorietà di accogliere le autocertificazioni da parte di tutte le entità interessate.

Cosa succede se l’autocertificazione di residenza non viene accettato?

Qualora un impiegato della pubblica amministrazione o un addetto alla fornitura di un servizio pubblico neghi l’accettazione di un’autocertificazione, tale atto sarebbe considerato una mancata adesione ai doveri professionali assegnati.

In tale contesto, l’operatore potrebbe essere soggetto a misure disciplinari o sanzioni amministrative, conformemente alla legislazione attuale che disciplina il comportamento dei lavoratori nel settore pubblico e di coloro che erogano servizi pubblici, per assicurare il pieno rispetto dei diritti dei cittadini e promuovere un’efficace gestione amministrativa.

Responsabilità per l’autocertificazione

È importante sottolineare che, ai sensi dell’articolo 76 del D.P.R. 445/2000, il dichiarante è responsabile per le informazioni fornite. Qualora l’autorità scopra falsità nella dichiarazione, il dichiarante rischia sanzioni e la revoca di eventuali vantaggi conseguiti tramite essa.

Come si compila un’autocertificazione di residenza?

Compilare un’autocertificazione di residenza è un processo relativamente semplice che permette di attestare il proprio domicilio o residenza abituale senza dover presentare documentazione ufficiale rilasciata dal Comune. Ecco come procedere:

  1. Ottenere il Modulo: Il primo passo è reperire il modulo specifico per l’autocertificazione di residenza. Questo è generalmente disponibile sul sito web del Comune di residenza o su portali dedicati della Pubblica Amministrazione. Il modulo può essere scaricato in formati facilmente compilabili come Word o PDF.
  2. Compilazione dei Dati Personali: Inserire con cura i propri dati personali nel modulo, includendo nome, cognome, data di nascita, codice fiscale e altri dettagli richiesti. È fondamentale che queste informazioni siano precise e aggiornate.
  3. Inserimento dell’Indirizzo di Residenza: Specificare l’indirizzo completo di residenza, includendo via, numero civico, CAP, città e provincia. Se necessario, indicare anche la data da cui si risiede all’indirizzo attuale.
  4. Dichiarazione di Veridicità: La maggior parte dei moduli include una sezione in cui si dichiara che le informazioni fornite sono veritiere. Firmare questa sezione impegna legalmente il dichiarante sulla correttezza delle informazioni.
  5. Firma del Documento: Apporre la propria firma in calce al documento. Questo passaggio è essenziale per conferire validità legale all’autocertificazione.
  6. Presentazione del Documento: Una volta compilato, il modulo può essere presentato secondo le modalità richieste dall’ente o dall’istituzione che lo richiede. Alcuni enti permettono l’invio elettronico via email o attraverso portali dedicati, mentre altri possono richiedere la consegna fisica.

Compilare un’autocertificazione di residenza in modo accurato e responsabile è cruciale, poiché dichiarazioni false possono portare a sanzioni legali. Questo documento semplifica molte procedure burocratiche, consentendo di attestare la propria residenza in modo rapido e diretto.

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