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Salvatore Franco

In qualità di esperto di pubblica amministrazione, con questo blog vi aiuto a risolvere tutti i dubbi sulla documentazione,

AUTOCERTIFICAZIONE GENERICA

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L’autocertificazione generica rappresenta uno strumento burocratico di fondamentale importanza, che consente ai cittadini di attestare personalmente una serie di stati, qualità o fatti personali, semplificando notevolmente i rapporti con la Pubblica Amministrazione e non solo.

MODELLO AUTOCERTIFICAZIONE GENERICA

Disponibile nei formati .DOC e .PDF per consentirti di compilarlo e stamparlo facilmente.

In questo articolo, vi offriamo un modello di autocertificazione generica pronto da compilare e stampare, disponibile sia in formato PDF che Word editabile, per venire incontro alle vostre necessità in modo rapido e efficiente. Scopriremo insieme come redigere correttamente l’autocertificazione, quali sono i casi in cui è possibile utilizzarla, e le conseguenze di una dichiarazione non veritiera.

Un’opportunità per navigare tra le disposizioni del D.P.R. 445/2000 con l’obiettivo di utilizzare correttamente uno strumento tanto potente quanto semplice, fondamentale per snellire procedure altrimenti lunghe e complesse.

Come Scrivere l’Autocertificazione Generica?

La stesura di un’autocertificazione generica può sembrare un processo complesso, ma seguendo alcune linee guida chiare, è possibile redigerla correttamente e senza difficoltà. Questo strumento, consentito dalla legge italiana, precisamente dal D.P.R. 445/2000, offre ai cittadini la possibilità di autodichiarare stati, qualità personali o fatti normalmente certificati dalla Pubblica Amministrazione, facilitando notevolmente le procedure burocratiche.

Ci sono numerosi casi in cui è possibile ricorrere all’autocertificazione, permettendo così di attestare dati quali:

  • Luogo e data di nascita
  • Cittadinanza
  • Residenza
  • Titolo di studio
  • Iscrizione in albi e appartenenza a ordini professionali
  • Godimento dei diritti civili e politici
  • Stato di famiglia
  • Qualifica professionale
  • Situazione economica o reddituale
  • Esami sostenuti
  • Stato di disoccupazione
  • Assolvimento di obblighi contributivi
  • Possesso e numero del codice fiscale e della Partita IVA, insieme ad altri dati presenti nell’anagrafe tributaria
  • Iscrizione presso un’associazione
  • Assenza di condanne penali e di provvedimenti relativi all’applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili, e di provvedimenti fiscali registrati nel casellario giudiziale
  • Qualità di studente
  • Assenza dello stato di liquidazione o di fallimento

Chi può presentare l’autocertificazione generica?

L’autocertificazione può essere presentata da:

  • Cittadini italiani.
  • Cittadini dei Paesi membri dell’Unione Europea.
  • Cittadini extracomunitari che dispongono di regolare permesso di soggiorno, per quanto riguarda i dati che possono essere attestati dalle Pubbliche Amministrazioni.

Quando il firmatario dell’autocertificazione non è il diretto interessato?

Esistono situazioni in cui chi firma l’autocertificazione non coincide con la persona cui si riferiscono le situazioni, gli eventi e le caratteristiche personali dichiarate.

Tali situazioni includono:

  • Un minorenne, per il quale l’autocertificazione viene emessa da chi detiene la potestà genitoriale.
  • Nel caso di un individuo riconosciuto incapace di intendere e di volere per infermità mentale, la dichiarazione deve essere compilata dal suo tutore legale.
  • Un soggetto incapace, che può redigere l’autocertificazione personalmente ma con il supporto del curatore.
  • Un individuo analfabeta o incapace di firmare, per cui la dichiarazione deve essere effettuata davanti a un funzionario pubblico.

In quali contesti è possibile impiegare l’autocertificazione?

L’autocertificazione può essere utilizzata nei rapporti con:

  • Rapporti con le pubbliche amministrazioni, quali scuole, enti locali o contee. Infatti, le nuove norme sui certificati e sulle dichiarazioni sostitutive sono entrate in vigore a gennaio 2012, facendo riferimento all’articolo 15 della legge numero 183 del 12 novembre 2011. Da allora, i certificati hanno validità soltanto nelle relazioni tra privati, e le amministrazioni pubbliche non possono più richiedere o accettare certificati. Questo implica che i certificati debbano essere sempre sostituiti dall’autocertificazione.
  • Imprese responsabili della fornitura di servizi pubblici, quali Poste Italiane, Enel, ACI e le compagnie di distribuzione del gas.
  • Privati. Infatti, prima dell’adozione del decreto, le norme dell’articolo 2 del D.P.R. 445/2000, ora integrate nel decreto 76/2020 convertito nella legge 120/2020, prevedevano l’autocertificazione solo con il consenso dei soggetti interessati dal documento. Tale requisito di consenso è stato rimosso dall’articolo 2, facilitando così l’accettazione generalizzata dell’obbligo di autocertificazione.

Con il Decreto Legge n. 76/2020, convertito nella Legge n. 120/2020, è stato eliminato per i privati l’obbligo di stipulare accordi specifici per controllare le autocertificazioni, secondo l’art. 71, comma 4 del DPR n. 445/2000. Ora, tutti, sia enti pubblici che privati, devono accettare le autocertificazioni e possono verificarne direttamente l’autenticità.

Validità dell’autocertificazione

La autocertificación tiene la misma validez que el certificado al que sustituye.

  • Le autocertificazioni riguardanti dati e caratteristiche personali immutabili godono di validità permanente, come nel caso dell’autocertificazione di nascita.
  • Le autocertificazioni relative a condizioni e requisiti personali suscettibili di cambiamenti hanno una validità di sei mesi o più, conformemente a quanto stabilito da normative specifiche, ad esempio per l’autocertificazione della residenza.

Benefici dell’autocertificazione

I benefici dell’autocertificazione sono chiari: facilita e accelera le interazioni con la Pubblica Amministrazione, minimizzando i disagi causati dalle procedure burocratiche richieste per l’ottenimento dei vari certificati.

È importante ricordare che per certificare altre caratteristiche personali, circostanze o eventi noti al dichiarante e che non sono inclusi nei documenti suscettibili di autocertificazione, si può ricorrere alla dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Tuttavia, documenti quali i certificati di conformità CE, i certificati di marchi e i brevetti non sono suscettibili né di autocertificazione né di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Quali sono le conseguenze della presentazione di un’autocertificazione non veritiera?

Quando si presenta un’autocertificazione falsa, il dichiarante rischia di affrontare gravi conseguenze legali. La legge italiana stabilisce che fornire dichiarazioni false a un pubblico ufficiale, in un atto pubblico destinato a provare la verità di un fatto, costituisce reato.

In base all’art. 76 del D.P.R. 445/2000, chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi, o usa atti falsi è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia. Questo può tradursi in sanzioni che vanno dalla multa alla reclusione. Inoltre, il dichiarante può decadere dai benefici o dai diritti acquisiti sulla base dell’autocertificazione non veritiera e può essere obbligato a restituire quanto indebitamente percepito.

Mancata Accettazione di un’Autocertificazione

Quando un’autocertificazione viene rifiutata da un ente, sia pubblico che privato, il cittadino si trova di fronte a una mancata accettazione. Questo può succedere per diverse ragioni, inclusa la non conformità del documento alle leggi vigenti. In questi casi, è diritto del cittadino richiedere le motivazioni del rifiuto e, se l’autocertificazione è conforme, è possibile impugnare la decisione chiedendo un riesame o, nei casi più estremi, valutare azioni legali.

Il cittadino ha la possibilità di sollevare la questione con autorità superiori o enti di controllo qualora l’ente in questione non fornisca giustificazioni valide o ignori la richiesta. Le leggi italiane impongono alle pubbliche amministrazioni l’obbligo di accettare le autocertificazioni al posto dei certificati tradizionali, a meno che non esistano valide ragioni legali per il rifiuto.

La mancata accettazione può essere segnalata a figure istituzionali come il Difensore Civico, che può intervenire a tutela dei diritti del cittadino, garantendo il rispetto delle norme sull’autocertificazione. Questo percorso evidenzia l’importanza di essere informati sui propri diritti e sulle procedure da seguire per contestare un ingiusto rifiuto.

Se, entro 30 giorni, l’agente o il funzionario dell’amministrazione non spiega le ragioni del rifiuto, sarà soggetto a sanzioni penali e amministrative, e sarà passibile di una multa e di una reclusione fino a un anno.

Come compilare il modulo di autocertificazione generica?

Compilare un modulo di autocertificazione generica è un processo semplice che richiede di seguire alcuni passaggi chiave per assicurarsi che il documento sia valido e accettato dalle autorità o dagli enti presso cui viene presentato.

Ecco una guida passo dopo passo:

  1. Scaricare il Modello: Prima di tutto, è necessario ottenere il modulo di autocertificazione generica. Questo può essere fatto scaricandolo da un sito web affidabile che fornisce modelli conformi alle normative vigenti, in formati facilmente modificabili come Word o PDF editabile.
  2. Inserire i Dati Personali: Il primo passo nella compilazione del modulo è inserire i propri dati personali. Questo include informazioni come nome, cognome, data di nascita, luogo di nascita, residenza e codice fiscale. Assicurati che tutti i dati siano corretti e aggiornati.
  3. Specificare le Informazioni da Autocertificare: Dopo aver inserito i dati personali, è necessario specificare le informazioni che si intendono autocertificare. Questo può variare a seconda dello scopo dell’autocertificazione, come la residenza, lo stato di famiglia, il titolo di studio, la situazione economica, ecc.
  4. Dichiarazione di Veridicità: È fondamentale includere una dichiarazione in cui si attesta la veridicità delle informazioni fornite, consapevoli delle responsabilità e delle sanzioni previste in caso di dichiarazioni non veritiere.
  5. Firma del Modulo: Il passaggio finale nella compilazione del modulo di autocertificazione è la firma. Questo atto conferma ufficialmente che quanto dichiarato nel documento corrisponde a verità. Ricorda che la firma deve essere originale se il modulo viene presentato in formato cartaceo.
  6. Allegare una Copia del Documento di Identità: Quando si invia il modulo di autocertificazione, è spesso richiesto di allegare una copia di un documento di identità valido per verificare l’identità del dichiarante.
  7. Presentazione del Modulo: Una volta compilato e firmato, il modulo può essere presentato all’ente o all’autorità richiedente secondo le modalità da essi specificate, che possono includere la consegna diretta, l’invio per posta elettronica o tramite servizi online dedicati.

Esistono vari metodi per inoltrare il documento: direttamente allo sportello, oppure tramite posta, fax, email o Posta Elettronica Certificata (PEC). Qualora non fosse possibile la presentazione diretta, è necessario allegare al documento una copia autentica del documento di identità del dichiarante.

Seguendo attentamente questi passaggi, sarà possibile compilare correttamente un modulo di autocertificazione generica, assicurandosi che il documento sia conforme alle normative e pronto per essere presentato alle autorità competenti.

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